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Storia dell'associazione

L'idea di organizzare manifestazioni ciclistiche rievocative di eventi sportivi e storici del passato, e di allestire un sito web dedicato, nasce di fatto in una fredda e tersa mattina di dicembre 2008 sul lungomare di Ostia, il lido di Roma. Qui l'amico Rolando ha convocato al sorgere del sole un certo numero di randonneurs amanti delle lunghe distanze per scambiarsi gli auguri di Natale e di buon anno e per pedalare tutti insieme fino al Circeo (200 km scarsi tra andata e ritorno). Io non sarò, purtroppo della partita, in quanto di lì a poco dovrò recarmi al lavoro ma ci tenevo ad incontrare e salutare gli amici di tante avventure. Tra i volti assonnati ed infreddoliti che si affacciano tra caschetti e passamontagna scorgo quello di Massimo, genuino interprete del ciclismo senza fretta ed instancabile pedalatore sempre alla ricerca della linea più curva, spezzata e panoramica possibile per unire i due estremi di ogni itinerario potenzialmente rettilineo. Tra un convenevole e un altro, nell'attesa che tutti siano pronti per la partenza, Massimo, che è anche un cultore della storia del ciclismo, mi regala un libro dal titolo "Tour de France, Tour de souffrance", cronaca giornalistica del Tour de France del 1924 vinto da Ottavio Bottecchia. Sfogliando distrattamente le pagine gialline dallo stile retrò del libro la mia attenzione cade sul paragrafo dedicato alla nascita dei gruppi Audax.

Si racconta che il 12 giugno del 1897 dodici ciclisti romani, capitanati dall'artista Vito Pardo, partirono all'alba da Roma con l'intento dichiarato di raggiungere Napoli entro il tramonto. In nove portarono a compimento l'impresa e i giornali dell'epoca celebrarono l'evento appellando i ciclisti, con una certa enfasi e retorica, con il termine di "Audaci". Alcuni giorni dopo una ventina di ciclisti napoletani replicò la pedalata sul percorso inverso e in quell'occasione si decise di istituire il primo "Gruppo Audax" che raccogliesse tutti i ciclisti in grado di percorrere 200 chilometri in bicicletta in autosufficienza entro una sola giornata. Analoghi gruppi sorsero negli anni successivi in tutta Italia e nel 1903 fu organizzata una pedalata da Roma a Parigi.

L'idea di percorrere lunghe distanze in bicicletta entro un tempo definito piacque all'ideatore del Tour de France (la cui prima edizione si tenne proprio nel 1903) Henri Desgrange, che il 3 aprile dell'anno successivo organizzò il primo brevetto ciclistico Audax francese sul percorso di 200 km tra Parigi e Gaillon e ritorno. Pochi mesi dopo, il 30 novembre del 1904, presso il café du Vaudeville in rue Vivienne a Parigi sedici appassionati fondarono l'Audax Club Parisien (ACP) nel cui statuto, depositato in prefettura il 28 dicembre 1904, erano indicate le finalità dell'associazione: "...incoraggiare lo sviluppo del grande turismo in bicicletta, educare i ciclisti, renderli forti e tenaci ed organizzare le escursioni cicloturistiche". Da allora l'ACP, organizzatore tra l'altro della madre di tutte le randonnée, la Paris - Brest - Paris, è il punto di riferimento che illumina il movimento cicloturistico mondiale la cui prima scintilla fu accesa oltre un secolo fa dai dodici "Audaci" romani con la loro eroica impresa.

Appena finita la lettura di queste brevi righe e salutati gli amici randonneurs, nel frattempo partiti per il Circeo, inizio a pensare alla possibilità di organizzare una rievocazione della pedalata dei dodici amici romani sul percorso Roma - Napoli che di fatto diede il via allo sviluppo del movimento cicloturistico e delle randonnée.
Contatto subito Fermo Rigamonti, il vulcanico presidente dell'ARI (Audax Randonnée Italia) l'ente che coordina a livello nazionale il movimento delle randonnée (e di cui anch'io sono consigliere), che mi incoraggia a portare avanti l'iniziativa suggerendomi di proporla non per l'ormai imminente stagione 2009 (il calendario delle randonnée è ormai approvato) ma per il 2010.

Il resto è storia recente. Il 12 giugno 2010, 113 anni esatti dopo l'impresa di Vito Pardo e dei suoi amici, diciotto "novelli Audaci", alcuni dei quali con bici ed abbigliamento d'epoca, muovono all'alba da piazza del Campidoglio e, percorrendo la via Casilina, raggiungono in serata piazza del Plebiscito nel capoluogo partenopeo. Tra i diciotto è presente, unica rappresentante del gentil sesso, Laura, randonneuse di razza, che mi propone di allestire un sito web dedicato non solo alla Roma - Napoli appena conclusa ma a tutte le iniziative cicloturistiche con finalità rievocative storico-ciclistiche che organizzeremo. Questo sito web è, pertanto, indirizzato a tutti quei ciclisti che vogliano condividere la passione per le lunghe distanze e ripercorrere, al contempo, le strade su cui furono scritte pagine importanti dell'epopea del ciclismo e della Storia (quella con la S maiuscola). Ogni anno verrà proposta una ciclopedalata rievocativa di due o tre giorni in ricordo di un evento ciclistico e/o storico di cui ricorra l'anniversario.

Buone pedalate a tutti

Andrea

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