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CICLOAVVENTURA ALLA SCOPERTA DEI PARCHI DELLA CALABRIA (01 - 06 maggio 2023)
01 maggio: Otto i partecipanti alla “Cicloavventura alla scoperta dei Parchi della Calabria". Maria Carla alla guida del furgone (mai così utile e fondamentale per la riuscita della pedalata) e sette ciclisti con cinque bici in totale: Andrea, Francesco e Rolando sulla bici "singola", e i due tandem di Christoph e Lorenzo (non vedente) e di Roberto e Sonia. Si parte dal lungomare di Reggio Calabria sotto un cielo nuvoloso che non lascia presagire nulla di buono e si pedala lungo la costa fino a Scilla e, a seguire, Bagnara Calabra dove inizia l'ascesa verso l'Aspromonte. Al 50° chilometro si arriva a Sant'Eufemia d'Aspromonte, città natale di Lorenzo. La mamma e la sorella hanno allestito un tipico pranzo calabrese nella sala hobby tra le bici e i trofei del nostro "Pandemonio". Si riparte sotto una pioggerellina che diventerà via via più intensa fino all'arrivo. Il fondo stradale in alcuni tratti lascia molto a desiderare ma la totale assenza di traffico veicolare e i panorami che si presentano agli occhi dei ciclisti rendono la pedalata decisamente piacevole. La prima tappa si conclude, dopo 97 km e 2.150 metri di dislivello, nella Casa di accoglienza "Insieme per ripartire", un ex sanatorio militare ora adibito a comunità di recupero e gestito con passione e competenza da Franco. Fa freddo ed il camino acceso nel salone da pranzo permette ai ciclisti di recuperare le forze prima dell'ottima e abbondantissima cena.
02 maggio: Ci si sveglia sotto una pioggerellina che con il passare dei minuti si intensifica sempre di più fino a diventare un vero e proprio nubifragio. Alle 9:30, dopo l'ultima valutazione del meteo da parte dell'esperto metereologo Christoph, si decide di caricare bici, tandem, bagaglio...e ciclisti nel vano carico del furgone e di provare a scendere più a valle alla ricerca di condizioni climatiche migliori. Dopo una sessantina di chilometri (e varie soste per permettere ai "deportati" di sgranchirsi le gambe e respirare a pieni polmoni) si decide di rimontare in sella. La pioggia è apparentemente cessata e siamo, nel frattempo, giunti a Fabrizia nel parco delle Serre (il secondo parco della cicloavventura). La tregua dura assai poco perché poco dopo riprende a piovere con intensità crescente. In compenso, anche nel Parco delle Serre il traffico veicolare è pressoché assente. Dopo 62 chilometri, gli ultimi dei quali sotto una pioggia battente lungo una discesa pericolosissima, si arriva a Girifalco e si decide di risalire tutti quanti (tranne Francesco che è già andato oltre) sul furgone. La tappa si conclude a Tiriolo, antichissima città greca all'inizio della Sila Piccola, situata su un'altura da cui si gode (nonostante la pioggia e la foschia) il bellissimo panorama sui due mari, Ionio ad est e Tirreno ad ovest. L'albergatore ci dice che nelle giornate terse si riesce a vedere perfino l'Etna.
03 maggio: Anche oggi le previsioni del tempo promettono pioggia. La tappa, 131,5 km con 2.500 metri di dislivello, si sviluppa interamente nel Parco della Sila tra boschi, laghi e torrenti che ricordano molto i paesaggi alpini. La pioggia raggiunge i ciclisti durante la sosta al Lago Ampollino e cesserà in prossimità dell'arrivo a Camigliatello Silano. La cena in hotel conferma, qualora ve ne fosse bisogno, la qualità (e la quantità) della cucina calabrese e l'ottima ospitalità locale.
04 maggio: Si parte in discesa dai 1.300 metri sul livello del mare di Camigliatello Silano. Il freddo della mattina è sopportabile e, finalmente, non piove più. Dopo una prima breve sosta ad Acri ci si ferma all'84° chilometro, poco dopo la diga che forma il lago dell'Esaro, per il pranzo. Grossi nuvoloni iniziano ad addensarsi nella direzione verso cui dovremo pedalare per cui ci si affretta a riprendere la marcia. L'arrivo all'hotel di Castrovillari, dopo 125 chilometri con 1.250 metri di dislivello, precede di pochi minuti un forte ma breve temporale. Finalmente, per la prima volta dopo quattro tappe, arriviamo alla meta asciutti.
05 maggio: Oggi si parte subito in salita alla volta del Parco del Pollino che si sviluppa tra la Basilicata e la Calabria. Rispetto ai giorni scorsi si nota un lieve aumento del traffico veicolare e un deciso incremento della temperatura dell'aria. La prima breve sosta si effettua a Campotenese presso la "Catasta", originale struttura che ricorda, per l'appunto, un'enorme catasta di legna, adibita a centro visita del Parco con ufficio informazioni, noleggio di biciclette e materiale per il trekking e servizio di ristorazione. Poco dopo si supera il confine di regione e si continua a pedalare in Basilicata, con continui saliscendi, alla volta di Lagonegro ove è fissato il secondo ristoro. Da Lagonegro la strada prosegue in discesa verso la costa del Tirreno che viene raggiunta a Sapri. Qui ad attendere il gruppo c'è Carlo, amico di Lorenzo e titolare di un'officina ciclistica locale, che ci offre da bere in un bar. Gli ultimi chilometri prevedono l'impegnativa salita verso San Giovanni a Piro, trampolino di lancio verso la spettacolare discesa che porta al B&B Le Anthos di Marina di Camerota dove già soggiornammo nel gennaio 2020 in occasione della Cicloavventura dallo sbarco in Sicilia allo sbarco di Anzio. Ad attenderci c'è Salvatore, più ospitale e disponibile che mai. Cambiano le regioni (oramai siamo arrivati in Campania) ma l'ospitalità dei meridionali resta invariata. Il ciclocomputer segna 147.5 chilometri con 2.500 metri di dislivello.
06 maggio: La tappa conclusiva si sviluppa in gran parte lungo le panoramiche coste del Cilento. Dopo cinque giorni in cui ci eravamo abituati ad essere "quasi" padroni della strada dobbiamo ricominciare a fare i conti con un traffico veicolare intenso e indisciplinato. Ad Ascea si aggrega al gruppo Francesco Langella, professore di educazione fisica di Lorenzo quando da ragazzo frequentava un istituto professionale a Napoli. Dopo il caotico attraversamento di Agropoli si arriva nei pressi dell'area archeologica di Paestum dove è fissato l'ultimo ristoro della ciclopedalata. Da lì si prosegue lungo la costa fino a Salerno dove dopo 131 chilometri e 1.100 metri di dislivello si conclude l'ultima tappa della "Cicloavventura alla scoperta dei Parchi della Calabria". Complessivamente abbiamo percorso poco meno di 700 chilometri con 10.500 metri di dislivello. Prossimi appuntamenti di Pedalando nella Storia su www.pedalandonellastoria.net |