CICLOPEDALATA
ROMA - MÜNCHEN: OMAGGIO ALLA FRECCIA DEL SUD
02
- 09 luglio 2022
La
tredicesima Ciclopedalata storico rievocativa organizzata
dall’associazione Pedalando nella
Storia si è svolta dal 2 al 9 luglio 2022 sul
percorso Roma – Monaco di Baviera per un totale di 1.144
km
Ricorre,
infatti,
quest’anno il cinquantesimo anniversario dei Giochi Olimpici svoltisi
nell’estate 1972 nella
capitale bavarese.
Con
l’occasione i ciclisti (una ventina tra cui un atleta non
vedente sul tandem e tre cicliste) hanno voluto ricordare
anche i settant’anni dalla nascita di Pietro
Mennea (1952 – 2013) che proprio ai Giochi Olimpici di München 1972 ottenne, ad appena
vent’anni, il primo successo internazionale della sua
prestigiosa carriera conquistando la medaglia di bronzo
nei 200 metri piani.
Pedalando
nella Storia aveva già dedicato a Pietro Mennea,
nello scorso mese di gennaio, una manifestazione
cicloturistica in quattro tappe su un percorso che aveva
idealmente unito le tre città del campione pugliese: Barletta
(la città dove nacque il 28 giugno 1952), Formia
(la cittadina laziale sede del Centro di Preparazione
Olimpica dove sotto la guida del professor Carlo Vittori
gettò le basi di una fantastica carriera sportiva) e Roma
(città dove, una volta appese le scarpe al chiodo,
intraprese la sua carriera post agonistica di avvocato ed
europarlamentare e dove morì prematuramente il 21 marzo
2013).
Il
prologo della Ciclopedalata
Roma – München: omaggio alla Freccia del Sud si è
tenuto venerdì 1 luglio in piazza del Campidoglio a Roma
dove i ciclisti hanno ricevuto il saluto dell’Assessore
allo Sport del comune di Roma, Alessandro Onorato, del
Presidente della Commissione Sport, Nando Bonessio, e
dell’avvocatessa ManuelaOlivieri Mennea, moglie di Pietro.
Il
via ufficiale alla ciclopedalata è stato dato la mattina
seguente allo stadio della Farnesina dal dott. Maurizio
Mercuri, direttore dell’impianto e compagno di staffetta
di Pietro Mennea nella Società Alco Rieti.
La
prima tappa, flagellata al pari delle tre successive da un
caldo infernale, si è sviluppata in gran parte lungo la
via Salaria fino a Rieti dove i ciclisti hanno effettuato
una sosta, con relativo giro di pista, presso lo stadio
Raul Guidobaldi, teatro negli anni ’70 e ’80 del secolo
scorso di grandi imprese sportive di Pietro Mennea. La
tappa si è poi conclusa, dopo 126 km, a Piediluco
deliziosa cittadina sulle sponde del lago omonimo.
La
seconda tappa, di 157 km, ha percorso da sud a nord tutta
l’Umbria dapprima lungo la Valnerina, poi sulla
piacevolissima (caldo a parte) ciclovia Spoleto - Assisi e
infine lungo la via Tiberina Nord fino all’arrivo in
salita a Montone dove i ciclisti, stremati dal caldo,
hanno trovato ad attenderli le fresche acque della piscina
dell’hotel.
Il
giorno successivo, valicato l’Appennino al Valico di
Montecoronaro (865 m), i ciclisti sono arrivati in Romagna
concludendo le loro fatiche a Forlì dopo 155 km.
La
quarta tappa, Forlì – Dolo di 168 km interamente
pianeggianti, era sulla carta la tappa più temuta dagli
organizzatori per via del caldo e dell’umidità che i
ciclisti avrebbero potuto incontrare nell’attraversamento
delle Valli diComacchio e del Polesine.
Per
fortuna rispetto ai tre giorni precedenti la temperatura
era scesa di un paio di gradi e per tutta la tappa ha
spirato una lieve brezza contraria alla marcia dei
ciclisti che, senza ostacolarli, li ha, sia pur di poco,
rinfrescati.
Nella
quinta tappa (Dolo – Levico Terme di 134 km) i ciclisti
hanno pedalato a lungo sulle ciclabili che costeggiano le
rive del Brenta. Il primo ristoro di giornata si è
effettuato a Bassano del Grappa in un giardino pubblico
sul fiume subito a monte del celebre Ponte degli Alpini e
in molti ne hanno approfittato per fare un pediluvio nelle
fresche acque del Brenta.
Dopo
un secondo ristoro a Borgo Valsugana, sempre sulle rive
del Brenta, i ciclisti hanno concluso le loro fatiche di
giornata a Levico Terme concedendosi un rigenerante bagno
nella piscina dell’hotel.
Nella
sesta tappa, da Levico Terme a San Leonardo in Passiria di
133 km, dopo una breve sosta a Trento, i ciclisti hanno
pedalato sulla ciclabile che risale l’Adige fino a Merano
e di lì hanno proseguito sulla spettacolare ciclabile (in
gran parte non asfaltata ma in condizioni perfette) che
risale la Val Passiria.
Al
termine della tappa, un paio di chilometri prima di
arrivare all’hotel di San Leonardo in Passiria, ci si è
fermati presso il locale museo della Val Passiria dedicato
ad Andreas Hofer, eroe nazionale tirolese, comandante
delle truppe che combatterono contro l’esercito
napoleonico.
L’indomani
il
programma prevedeva il “tappone”: 154 km con più di 2.000
metri di dislivello da San Leonardo a Kramsach, in
Austria.
Appena
usciti
dall’hotel i ciclisti si sono ritrovati subito con le
ruote in salita e dopo 19,5 km hanno raggiunto i 2.092
metri del Passo Giovo, spazzato da un fortissimo vento che
ha reso più impegnativa la successiva lunga discesa fino a
Vipiteno.
Da
qui i ciclisti hanno affrontato la seconda asperità di
giornata, il Passo del Brennero (1.368 metri), pedalando
sulla ciclabile ricavata sulla vecchia ferrovia.
Dopo
il meritato ristoro e le foto di rito sotto il cartello
che segna il confine di stato con l’Austria, è iniziata la
discesa fino ad Innsbruck.
Subito
prima
di entrare in città i ciclisti hanno deviato verso la
collina di Bergisel dove si trovano il trampolino olimpico
e il monumento ad Andreas Hofer (le cui truppe furono qui
sconfitte definitivamente dall’esercito napoleonico nel
1809) e da cui si gode il panorama sulla sottostante valle
dell’Inn.
Gli
ultimi 50 km di giornata si sono sviluppati lungo la
ciclabile dell’Inn fino all’arrivo a Kramsach.
L’ottava
e
conclusiva tappa, da Kramsach a Monaco di Baviera di 128
km, prevedeva subito in avvio, la salita forse più dura di
tutta la ciclopedalata, non tanto per la lunghezza (poco
meno di 4 km) quanto per la pendenza (media 9,4%, max 16%,
ultimo chilometro costantemente sopra il 14%).
Al
termine della salita si trova il delizioso lago di
Achersee e da lì i ciclisti hanno proseguito, sempre lungo
le ciclabili tra i boschi e lungo i fiumi prevalentemente
in pianura e discesa, fino alla capitale bavarese.
L’ingresso
a
Monaco in bici è risultato pressoché indolore nel senso
che dalle ciclabili di campagna si è passati senza
soluzione di continuità sulle ciclabili urbane dove i
ciclisti sono rispettati assai più che in Italia.
Alle
15:30 i ciclisti hanno fatto il loro ingresso
nell’affollatissimo Olympiapark, l’area dove furono
costruiti i principali impianti sportivi per le Olimpiadi
del 1972 e che ora è un bellissimo e attrezzatissimo parco
cittadino che offre mille attrattive e servizi.
Ad
attendere i ciclisti sulle sponde di uno dei vari laghetti
artificiali del parco c’era una delegazione del comune di
Monaco, presieduta dal responsabile della commissione
sport Florian Kraus e dalla vicepresidente
dell’Olympiapark Gritt Rödiger-Sattelmair che hanno accolto calorosamente
tutto il gruppo.
Florian e Gritt hanno rivolto ai presenti, in un perfetto italiano, il
benvenuto del comune di Monaco e dell’Olympiapark
donando a ciascun partecipante uno zainetto con alcuni
gadget.
A loro volta i ciclisti hanno omaggiato i due rappresentati con il
diploma al merito cicloturistico e la maglietta
ufficiale della “Ciclopedalata Roma –München”.
A seguire, l’amministrazione della città ha offerto a tutti, sulle sponde del laghetto, un graditissimo rinfresco esageratamente
abbondante.
Verso le 17:00 i ciclisti,con lo stomaco ben pieno,
hanno ripreso le bici e raggiunto l’hotel per
trascorrere l’ultima notte.
In serata, durante la cena in una nota e affollatissima birreria della
città, gli organizzatori hanno consegnato i diplomi di partecipazione e reso noto il percorso della
ciclopedalata storico rievocativa del prossimo anno.
Si pedalerà a giugno (il caldo delle prime quattro tappe di quest’anno
suggerisce tale soluzione) da Torino a Salerno per
ricordare i 75 anni dall’entrata in vigore della
Costituzione Italiana.
A breve sul sito www.pedalandonellastoria.net ulteriori
informazioni
LE TAPPE
1a (02
luglio):
Roma - Piediluco
km 125
dislivello 1.000 metri
2a (03
luglio):
Piediluco - Montone
km 156
dislivello 1.200
metri
3a (04
luglio):
Montone - Forlì
km 155
dislivello 1.150 metri
4a (05
luglio):
Forlì - Dolo
km 168
dislivello 210 metri
5a (06
luglio):
Dolo - Levico Terme
km 134
dislivello 770
metri
6a (07
luglio):
Levico T. - San Leonardo
km 133
dislivello 780 metri
7a (08
luglio):
San Leonardo - Kramsach
km 154
dislivello 2.025 metri
8a (09
luglio):
Kramsach - München
km 128
dislivello 980 metri
I
PARTECIPANTI
- ALESSIO (4
tappe)
- ANDREA
- CHRISTOPH
- CLAUDIO
- CORRADO
- FLAVIA (4
tappe)
- GIOVANNI
PIETRO (PIERO)
- GRAZIANO
- GRAZIELLA (5
tappe)
- MARCO A. (2
tappe)
- MARCO Z. (5
tappe)
- MARIA CARLA
- MAURO
- PAOLA
- PASQUALE
- PIER ANGELO
- ROBERTO
- ROLANDO (2
tappe)
- SUZIE
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