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Sabato 01 maggio 2021: per festeggiare l'allentamento delle norme restrittive sugli spostamenti che da più di un anno condizionano le attività (non solo sportive) in tutto il mondo a causa dell'infezione da COVID, Pedalando nella Storia organizza, in una giornata non proprio primaverile, la "Ciclopedalata alle Terme di Viterbo".

Poco più di venti ciclisti, tra cui il tandem di Saro e Lorenzo, si radunano alle 8.00 in corrispondenza della stazione di servizio dell'AGIP in località La Giustiniana (km 14 della via Cassia) da molto tempo luogo di ritrovo classico per i ciclisti di Roma Nord.

Si parte, con un tempo incerto, alla volta di Viterbo percorrendo un breve tratto di Cassia per poi deviare a sinistra sulla via Braccianese.

A Veiano si effettua la prima breve sosta per un rapido caffé al bar, per salutare alcuni ciclisti che tornano a Roma e per cercare di risolvere il problema della rottura di un raggio della bici di Giovanni.

Il problema sarà risolto in un batter d'occhio telefonando a Micaela (la compagna di Giovanni) e sollecitandola a recuperare con la macchina ciclista e bici e a raggiungerci direttamente a Viterbo.

La successiva sosta si effettua, una volta reimmessi sulla via Cassia, a Cura di Vetralla dove ad attenderci c'è Claudia arrivata in treno da Roma e reduce da un lungo e impegnativo periodo di riabilitazione dopo un grave infortunio in bici (rottura del femore). Per lei si tratta del primo test sul campo (anzi, sulla strada) dopo mesi di rulli e fisioterapia.

Si riparte in discesa da Cura di Vetralle e dopo poco si abbandona la via Cassia per percorrere la via Vetrallese fino al bivio per Viterbo.

Qui Maria Carla e le altre signore che seguono in macchina hanno allestito un ristoro con dolci e bevande varie.

La strada per Viterbo è un po' sconnessa ma assai tranquilla e poco trafficata.

Gli ultimi chilometri sono decisamente spettacolari con il passaggio in una sorta di strettissimo canyon scavato nel tufo al tempo degli Etruschi.

Si arriva, così, al Bullicame la sorgente di acqua solfurea che alimenta una grande piscina termale. L'ingresso è libero ma la balneazione attualmente è vietata per cui ci si limita a fare qualche foto e a immergere solo le estremità nell'acqua bollente.

Si è oramai fatta l'ora di pranzo e, sospinti da un vento impetuoso che sta portando nuvole cariche di pioggia sopra le nostre teste, i 21 ciclisti rimasti raggiungono il vicino Ristorante "La Felicetta", più volte punto di arrivo delle Ciclopedalate di Pedalando nella Storia.

La pioggia, che ci ha risparmiati per tutta la pedalata, arriva poco prima che venga servito il dolce.

A quel punto anche i ciclisti che erano intenzionati a tornare a Roma in bici optano per un più tranquillo (e asciutto) rientro in treno con bici al seguito.

Bilancio finale della Ciclopedalata alle Terme di Viterbo: 95 km con 1.100 metri di dislivello, ottimo pranzo e tanta allegria in gruppo.

Prossimi appuntamenti su  www.pedalandonellastoria.net