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31 dicembre 2021 - ore 17.45: dopo un anno di stop, causa COVID, prende nuovamente il via da piazzale di Ponte Milvio, a Roma, la tradizionale Ciclopedalata della notte di San Silvestro che quest'anno porterà "quelli della notte" dalla capitale alla reggia di Caserta. A salutare Andrea e Nico (cinque partecipazioni all'attivo il primo, tre il secondo) alla partenza da Roma c'è l'amico Giampiero, uno dei soci fondatori di Pedalando nella Storia. I primi chilometri si svolgono lungo la ciclabile che corre sulla banchina del Tevere e dopo circa tre km si verifica il primo incidente meccanico. Il supporto del portapacchi posteriore della bici di Nico si rompe in maniera irreparabile. Per fortuna una provvidenziale cinghia consente di confezionare due spallacci che permettono a Nico di utilizzare la borsa posteriore a mo' di zaino. I due arrivano alla stazione ferroviaria di Roma Porta San Paolo alle 18.35 in punto, giusto in tempo per vedere il trenino diretto ad Ostia partire in perfetto orario. Quando il trenino successivo parte alle 19.05 è stata accumulata già un'ora di ritardo sulla tabella di marcia. Ad attendere i due al capolinea di Ostia c'è l'amico Fulvio, meglio conosciuto nell'ambiente dei randonneurs come "Ciclo Fachiro". I tre iniziano a pedalare di buona lena verso sud sulla litoranea poco trafficata superando Torvajanica e Lavinio. Poco prima di arrivare ad Anzio, in un tratto di strada particolarmente buio e sconnesso, Nico fora la ruota posteriore. La riparazione avviene con prontezza e alle 21.45 i tre arrivano a Nettuno, dove ad attenderli c'è Flavia giunta direttamente col treno da Roma. Consumata una rapida cena in una tavola calda, i quattro riprendono a pedalare lungo la litoranea. Nei successivi 40 km incroceranno non più di dieci automobili. Non c'è la luna ad illuminare l'incedere dei ciclisti, la temperatura è gradevole (nulla a che vedere con i -7°C della ciclopedalata di due anni fa da Roma ad Assisi), non c'è vento e progressivamente inizia a levarsi una nebbiolina che a tratti limita la visibilità a non più di 15 metri. A mezzanotte in punto i ciclisti fanno il loro ingresso a Sabaudia. Nella piazza principale c'è poca gente e dai palazzi circostanti partono alcuni fuochi d'artificio di breve durata. In sostanza un Capodanno in tono minore rispetto alle luminarie e ai botti ai quali eravamo abituati in era pre-COVID. Si riprende a pedalare in direzione di Terracina e poco dopo ai quattro si aggiunge anche Claudia che ci guida a casa sua dove ha preparato un ottimo cenone di capodanno a base di antipasti vari, insalata di pasta, salsicce e lenticchie, bibite e spumante. Dopo quasi un'ora di sosta si riparte tutti e cinque. Da notare che, dal 2017, ad ogni edizione della Ciclopedalata della notte di san Silvestro, il numero di partecipanti è aumentato costantemente di un'unità: due nel 2017, tre l'anno successivo, quattro nell'edizione 2019 (con l'aggiunta di due mogli in auto) e cinque quest'anno. Per completezza di informazione, i partecipanti era stati due in occasione della prima edizione (2015) e tre l'anno successivo. Il percorso si snoda, sempre con un traffico veicolare pressoché nullo, attraverso Terracina, Sperlonga, Gaeta e Formia. Qui il gruppo sosta brevemente, per uno spuntino al volo con panini e barrette, di fronte al Centro di Preparazione Olimpica del CONI che già ospitò i ciclisti di Pedalando nella Storia nell'aprile 2016 al termine della prima tappa della Ciclopedalata Roma - Olimpia - Atene. Tra venti giorni esatti, la Cicloavventura Barletta - Formia - Roma: sulle strade della Freccia del Sud transiterà nuovamente per Formia per rendere omaggio alla figura di Pietro Mennea che in questo Centro di Preparazione Olimpica, sotto la guida del prof. Carlo Vittori, gettò le basi per una fantastica carriera sportiva. Da Formia i ciclisti proseguono
sulla via Appia che non abbandoneranno più fino all'arrivo a
Caserta. Dopo quasi 200 km di pianura, poco dopo Mondragone,
inizia l'unica salita (facile) di tutto il percorso, quella che
porta a Cascano, frazione di Sessa Aurunca, che con i suoi 207
metri sul livello del mare rappresenta la "Cima Coppi" dell'intera
ciclopedalata.
Verso le 07.00 inizia ad
albeggiare. A Capua Fulvio saluta la comitiva e prosegue per
Aversa dove prenderà il treno per tornare a Milano. Gli altri
proseguono assieme e poco prima delle 8.00 completano le loro
fatiche raggiungendo la reggia di Caserta.
Il contachilometri segna 229 km da
Ponte Milvio e 219 da Ostia con un dislivello di poco superiore ai
900 metri.
Dopo le foto di rito i quattro si
accomodano sui tavolini di un bar e con tutta calma si concedono
un'abbondante colazione prima di riprendere il treno per tornare a
casa.
Buon anno a tutti
Prossimi aggiornamenti e programmi sul sito www.pedalandonellastoria.net |