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CICLOPEDALATA SULLE STRADE DEL CAMPIONISSIMO

12 - 14 luglio 2019

Cinque anni dopo aver dedicato, nel centenario della sua nascita, una ciclopedalata a Gino Bartali, l’associazione Pedalando nella Storia, nel pieno rispetto della “par condicio”, ha organizzato, dal 12 al 14 luglio la “Ciclopedalata sulle strade del Campionissimo” per rendere omaggio a Fausto Coppi nato esattamente un secolo fa.

Sette i soci dell’associazione che prendono il via dal Museo dei Campionissimi a Novi Ligure dopo i saluti e uno scambio di doni con la direttrice del museo, dottoressa Chiara Vignola.

Oltre agli organizzatori Andrea e Maria Carla ci sono Marco (di Roma), Mauro (di Basiano), Piero (di Vercelli) e il tandem di Graziano e Roberto.

Prima sosta, dopo una ventina di chilometri, a Castellania Coppi, città natale del Campionissimo.

Qui, ad attendere il gruppo, c’è il sindaco Sergio Vallenzona che illustra le numerose iniziative in programma quest’anno per ricordare la figura di Coppi.

Dopo aver donato al sindaco la maglia ufficiale della ciclopedalata ed un diploma, i ciclisti riprendono a pedalare, sotto un sole a tratti implacabile, per il lungo trasferimento fino a Cuneo (184 km in totale) ove è posto il traguardo della prima tappa.

Lungo la strada il gruppo aumenta di un’unità con l’arrivo di Enrico.

Settant’anni fa esatti, nel corso della trentaduesima edizione del Giro d’Italia, Cuneo fu la sede di partenza della tappa più famosa della storia del Giro, la Cuneo Pinerolo, dominata dal Campionissimo con oltre dieci minuti di vantaggio sull’eterno rivale Gino Bartali.

E così, l’indomani di buon ora, i ciclisti di Pedalando nella Storia (nel frattempo diventati undici con l’arrivo dei torinesi Marco, Andrea e Niccolò) affrontano la prima metà della Cuneo Pinerolo (opportunamente suddivisa in due frazioni) scalando i primi due impegnativi passi, il Colle della Maddalena e il Col de Vars e concludendo le loro fatiche, dopo 140 km e quasi 3.000 metri di dislivello, nella bella cittadina francese di Chateau Ville.

Lungo il percorso c’è il gradito incontro con Luigi, che partecipò alla prima ciclopedalata storica di Pedalando nella Storia nel 2010 sul percorso Roma – Napoli. Luigi sta facendo in solitaria e autonomia lo stesso percorso nostro e anche l’indomani avremo l’occasione di incontrarlo e pedalare con lui per qualche tratto.

Il terzo giorno, dopo una robusta colazione all’hotel di Chateau Ville, i partecipanti danno l’assalto ad una delle ascese più famose e impegnative dell’intero arco alpino, il Col d’Izoard (2.360 metri sul livello del mare).

Anche oggi la giornata è bellissima e l’altitudine mitiga decisamente la calura.

Dopo le foto di rito sotto l’obelisco che sancisce la fine della salita e un rapido ristoro, ci si rimette in marcia affrontando la lunga (e piacevole) discesa fino a Briancon dove, senza soluzione di continuità, si affronta il secondo passo di giornata, il Colle del Monginevro che riporta i ciclisti in Italia.

L’ultima asperità di giornata è il colle del Sestriere in cima al quale i pedalatori trovano un abbondante e gustoso pranzo allestito da Maria Carla, l’angelo custode di tutte le iniziative cicloturistiche di Pedalando nella Storia.

Si affronta quindi la lunghissima discesa (50 km) fino a Pinerolo sotto un cielo che si riempie sempre di più di nubi minacciose.

All’arrivo ad attendere i ciclisti (dopo 130 km e 2.500 metri di dislivello) ci sono un ottimo pasta party organizzato sotto i portici in un ristorante del centro e la pioggia che ha educatamente atteso che smontassimo dalle bici primi di iniziare.

Prossime iniziative su www.pedalandonellastoria.net