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28 aprile - 01 maggio 2018: nella ricorrenza del cinquantenario della scomparsa di Giovannino Guareschi, "Pedalando nella Storia" dedica un tributo al grande scrittore emiliano, organizzando una tre giorni a pedali nei luoghi della "Bassa padana" che furono teatro delle vicende di Don Camillo e Peppone.

Ben ventitre i partecipanti alla ciclopedalata: 19 ciclisti e 4 signore sull'ammiraglia al seguito. Particolarmente folta la rappresentativa lombarda, giunta a Brescello, sede di partenza, direttamente in bici e forte di sette unità: Mauro e lo squadrone bresciano (Bruno, Aldo, "Bianco", Mattia e, limitatamente al secondo giorno, Massimo e Francesco). Sei i ciclisti provenienti da Roma (Andrea, Rolando, Marco, Uberto, Severino e Vincenzo) accompagnati da Maria Carla, Anna e Rosella; due  i piemontesi (Vilmer e Piero) e due i tandem: quello tutto calabrese di Lorenzo e Saro (qui con la moglie Grazia) e quello emiliano/altoatesino di Graziano e Roberto.


Sabato 28 aprile 2018: il programma del primo giorno prevede poco più di settentacinque chilometri sulle ciclabili e le tranquille strade di campagna lungo il Po e l'Oglio tra le province di Reggio Emilia e Mantova. Le condizioni climatiche sono perfette e resteranno tali fino a pochissimi chilometri dall'arrivo.

Subito dopo la partenza i ciclisti si trovano ad dover affrontare un tratto di argine di cinque chilometri non asfaltato con un fondo sabbioso che mette a dura prova le capacità di equilibrismo dei nostri. Molto suggestivo l'attraversamento del ponte di barche sull'Oglio poco prima della sua confluenza nel Po.

L'unico ristoro di giornata è allestito a Luzzara sotto i portici di fronte alla casa di Graziano. Nonostante si sia pedalato per poco più di due ore, nessuno si tira indietro di fronte alle torte rustiche e alle crostate di Maria Carla.

Si riparte sotto un cielo sempre più plumbeo e, a pochi chilometri da Brescello, inizia a piovere.

Cena in hotel e poi tutti a letto presto che domani ci attende il "tappone".


Domenica 29 aprile 2018: si parte alle 08.30. Oggi pedaleranno con noi anche Massimo e Francesco giunti in auto da Brescia. La prima sosta si effettua dopo una ventina di chilometri a Parma dove ci si ferma a lungo nella bella piazza del Duomo.

Si prosegue sulla via Emilia per fortuna non  troppo trafficata e dopo l'attraversamento di Fidenza si affronta l'unica asperità dell'intera ciclopedalata: l'ascesa al centro storico di Castell'Arquato resa impegnativa dal fondo su selciato e dalla folla di pedoni. In qualche modo si arriva sulla piazza di fronte al castello di questa bellissima cittadina medioevale.

La giornata è nuvolosa, la temperatura decisamente più bassa del giorno precedente e c'è un gran vento. Si riparte, quindi, dopo qualche incertezza sulla strada da prendere, alla volta di Vigolo Marchese dove si sosta nuovamente per qualche minuto per visitare la bellissima chiesa romanica di San Giovanni e l'annesso battistero.

Il  vento aumenta di intensità e quando i ciclisti se lo trovano di fronte l'impegno è notevole. Finalmente si arriva all'abbazia cistercense (rifatta) di Chiaravalle della Colomba ove, nei giardini antistanti la chiesa, Maria Carla e le altre signore hanno allestito il pranzo (insalata di pasta e di riso, torte rustiche, insalata di tonno e fagioli, dolci vari).

Poco dopo essere ripartiti, un raggio della ruota posteriore del tandem di Graziano e Roberto si rompe. Dopo vani tentativi di sostituire la ruota con quella di un'altra bici si allargano le ganasce del freno posteriore e si riparte con il copertone che urta sulla forcella. Dopo poche centinaia di metri il surriscaldamento del copertone determina lo scoppio della camera d'aria. A questo punto si decide di optare per la soluzione meno gradita a Graziano: Roberto continua da solo sul tandem con la ruota rotta e Graziano sale in macchina. Il questo modo, senza il peso sul carro posteriore, la ruota con il raggio rotto riesce a girare senza urtare sulla forcella e a non surriscaldarsi.

Subito dopo Polesine Parmense ci si riporta sulle tranquille e ben tenute ciclabili della riva lombarda del Po fino a Viadana dove, percorrendo un lungo ponte trafficatissimo, si rientra in Emilia concludendo le fatiche a Brescello.

All'arrivo grandi festeggiamenti per Vincenzo, Severino, Marco, Uberto e Mattia che oggi, con 166 km, hanno stabilito il proprio record personale di chilometraggio giornaliero in bici.


Lunedì 30 aprile 2018: i primi chilometri dell'ultima tappa della ciclopedalata corrono lungo la riva sinistra del torrente Parma, affluente di destra del Po, fino alla reggia di Colorno, monumentale struttura architettonica con un bellissimo giardino, costruita agli inizi del XVIII secolo dal duca Francesco Farnese.

Dopo due ulteriori brevi soste al castello di Roccabianca e nella piazza di Busseto, i ciclisti arrivano a Roncole Verdi. Qui sono previste due visite e il pranzo. Dapprima si visita la mostra antologica permanente di Giovannino Guareschi allestita nell'edificio che lo scrittore acquistò nel 1957 per aprire un'osteria rimasta in attività fino al 1995. A fare da cicerone ai visitatori ci sono il figlio e la nipote di Guareschi.

Dall'ex osteria di Guareschi ci si trasferisce di circa cinquanta metri nell'ex osteria dei genitori di Giuseppe Verdi che proprio qui nacque il 10 ottobre del 1813. La visita della casa museo risulta molto interessante anche per la perfetta ricostruzione degli ambienti.

E dopo la cultura......la gastronomia. Esattamente tra la casa di Guareschi e quella di Verdi si trova il "Bar Guareschi" dove i ciclisti possono rifocillarsi con un buffet ricco e gustoso innaffiato da un ottimo Lambrusco.

Si riparte, un po' a fatica dopo il lauto pranzo, alla volta di Fontanellato ove è prevista un'ulteriore lunga sosta nel Labirinto della Masone, parco culturale ideato dall'editore, designer e collezionista Franco Maria Ricci.

Il Museo, con opere d'arte varia (pittura, scultura, libri, ecc.) a partire dal XV secolo, si trova all'interno di un labitinto di canne di bambù che copre una superficie di 7 ettari. Per fortuna nessuno si perde e, dopo un ulteriore breve ristoro a base di dolci, si riparte alla volta di Brescello.

Metà gruppo effettua un'ultima sosta per un gelato di fronte alla reggia di Colorno e poco prima delle 18.00 la ciclopedalata ha termine. In tre giorni sono stati percorsi circa 360 km con un dislivello irrisorio, in gran parte su piste ciclabili o, comunque, su strade tranquille con poco traffico.


Martedì 01 maggio 2018: è il momento dei saluti. Mauro, lo squadrone bresciano e Lorenzo sul tandem (che oggi sarà guidato da Bruno e non da Saro) ripartono così come erano arrivati, pedalando con lo zaino sulle spalle, alla volta di Brescia. Andrea, Maria Carla, Vincenzo, Rolando, Vilmer e Piero vanno a visitare i due musei di Brescello dedicati a Guareschi e ai suoi personaggi. Gli altri ripartono in auto verso le rispettive destinazioni.

Il bilancio finale può essere così sintetizzato: gruppo eterogeneo ma ben affiatato, cucina emiliana promossa a pieni voti, ciclabili abbondanti e ben curate (giudizio dato da un romano che, come è noto, vive una realtà profondamente diversa).

Prossimi aggiornamenti e programmi sul sito www.pedalandonellastoria.net