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31 dicembre 2017 - ore 18.00: prende il via dal Foro Italico a Roma la terza edizione della "Ciclopedalata della notte di San Silvestro". Due gli audaci che hanno deciso di sfidare il sonno, le salite appenniniche, il freddo, i lupi e gli orsi marsicani per andare ad ammirare la prima alba del 2018 sulle rive dell'Adriatico a Pescara: Andrea e Nico. A salutare i due alla partenza da Roma ci sono Marina, già protagonista della prima edizione di questa ciclopedalata nel 2015, e Giampiero. I primi chilometri si svolgono nel traffico di Roma fino all'imbocco della via Tiburtina poco prima del Raccordo Anulare. Di lì si prosegue fino a Villa Adriana dove inizia la prima (facile) asperità del percorso: la breve salita fino a Tivoli. Da questo momento in poi il traffico veicolare si ridurrà progressivamente fino a scomparire del tutto al termine della piana del Fucino. Il cielo è sereno,
la luna quasi piena e le condizioni climatiche, tutto sommato,
gradevoli al punto che, all'altezza di Vicovaro, Nico e Andrea
sono costretti ad alleggerirsi per non sudare eccessivamente. Superata Carsoli (km 75) la temperatura crolla repentinamente arrivando a -1° C (che risulterà poi la temperatura minima dell'intera ciclopedalata) ma la strada è in leggera salita e solo al valico di Colle Civitella (976 m slm) i due decidono di fermarsi per coprirsi adeguatamente in vista dei 7 km di discesa che li porteranno a Tagliacozzo, sede della prima sosta. L'arrivo a Tagliacozzo (km 107) coincide con lo scoccare della mezzanotte. Nico e Andrea si fermano a casa di quest'ultimo e, in un tepore che inevitabilmente induce pensieri sull'opportunità di rimettersi in sella, allestiscono rapidamente la cena di capodanno. Mezzo chilo di rigatoni col sugo di tonno e mezzo panettone in due e poi via di nuovo in sella nel buio della notte con la nebbia che si alza sempre più creando effetti di luce oltremodo suggestivi. La nebbia, come è noto, è sinonimo di umidità e questa riduce la temperatura percepita per cui, pur pedalando con i termometri che segnano 2° C il freddo si fa sentire penetrando ben al di sotto degli indumenti in Goretex. Finalmente a Collarmele, al termine della piana del Fucino, la strada riprende a salire, la nebbia scompare, la temperatura torna ad essere, se non proprio ottimale, quantomenno gradevole e ricompare la luna quasi piena in tutto il suo splendore. Il manto stradale è pressoché perfetto (l'abbondante sale sparso fa scricchiolare sinistramente le catene ma almeno evita la formazione del ghiaccio) e lo spettacolo che si offre agli occhi dei due pedalatori della notte è di quelli che difficilmente saranno scordati. La luna illumina la neve che ricopre tutto (tranne l'asfalto) e in un silenzio irreale Andrea e Nico raggiungono il valico di Forca Caruso (1.120 m slm, 150 km dalla partenza). Di qui inizia la discesa che porta a Goriano Sicoli e poco prima dell'ingresso nel paese si sfiora il dramma. Preceduto da un lieve fruscio, si materializza a non più di due metri dalla ruota anteriore della bici di Andrea, un cerbiatto. L'impatto è evitato per un soffio. Facile prevedere chi avrebbe riportato le conseguenze peggiori. Oramai il più è fatto. Dopo una breve sosta a Goriano Sicoli si percorrono gli ultimi 2.500 metri di salita dell'intera ciclopedalata prima di affrontare i 5 km di impegnativa discesa che portano a Raiano. Da qui a Pescara manca ancora una sessantina di km pianeggianti o in lieve discesa. L'ultima sosta era prevista a Popoli dove l'amico disc jockey Ezio attendeva i nostri nella sala feste di un hotel per offrire loro un adeguato ristoro. Purtroppo strada facendo si è accumulato un ritardo di un'ora e mezza sulla tabella di marcia (o forse la previsione di arrivare a Popoli alle 04.30 era stata un po' troppo ottimistica). Fatto sta che all'arrivo della coppia l'hotel ha già chiuso i battenti. Si prosegue, quindi, verso est con un lieve chiarore che inizia a far capolino all'orizzonte. A Chieti Scalo ci si ferma a fare colazione in un bar e quanto ci si rimette in sella la vetta innevata della Majella offre un'immagine di rara suggestione. L'ultima breve, ma doverosa sosta, viene effettuata sotto il cartello stradale con la scritta Pescara per le foto di rito. Ancora pochissimi chilometri e finalmente compare l'Adriatico. Sul ponte ciclopedonale del Mare ad attendere Andrea e Nico con uno striscione di benvenuto c'è il "Capitano" Nunziato Pellegrini con il figlio Leonardo. Il bilancio finale della "Ciclopedalata della notte di San Silvestro 2017" è il seguente:
Molte delle calorie consumate vengono prontamente reintegrate a casa del Capitano che offre ai due pedalatori della notte un ottimo e abbondante pranzo. Alle 14.30 ci si imbarca con le bici sul pullman per Roma e alle 17.00, con l'arrivo alla stazione Tiburtina, ventitre ore dopo la partenza, la "Ciclopedalata della notte di San Silvestro 2017" viene archiviata.
Prossimi aggiornamenti e programmi sul sito www.pedalandonellastoria.net
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