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Firenze 04 giugno 2016 - ore 21.00 Come avviene, ahimè, sempre più spesso, la partecipazione alle randonnée (ma anche alle altre manifestazioni ciclistiche) è oramai quasi di regola subordinata all'interpretazione delle previsioni del tempo sugli infiniti siti web che trattano l'argomento. Il problema è che tale valutazione generalmente non viene effettuata nell'imminenza dell'evento ma con un anticipo talvolta esagerato e una volta avuto il sentore che, di lì ad una settimana, potrebbe forse piovere molti randonneurs (o sedicenti tali) disdicono senza appello la loro partecipazione già cinque/sei giorni prima della fatidica data. E così è avvenuto alla seconda edizione della "Strasubasiorando, sulle strade di Gino Bartali, postino per la pace" randonnée inserita nel calendario ACP/ARI con due percorsi di 200 e 300 km, organizzata dal Velo Club Audax Roma con la collaborazione dell'Associazione Pedalando nella Storia e di Ancora Cycling. I quattro audaci che hanno pedalato dal tramonto fiorentino all'alba assisana hanno viaggiato all'asciutto con una temperatura gradevole e su strade pressoché deserte ad eccezione dei venticinque chilometri lungo la statale della Valdarno. Andrea, Piero e Sergio (tutti freschi reduci della Ciclopedalata Roma - Olimpia - Atene) assieme a Flavia (che in un colpo solo ha incamerato la sua prima randonnée, la prima notturna e il primo + 200) partono alle 21 in punto da una Piazza della Signoria piena di turisti. Prima breve sosta dopo appena cinque chilometri di fronte alla casa natale di Gino Bartali a Ponte a Ema e poi via in salita tra i vigneti del Chianti fino alla Valdarno. Il primo controllo ufficiale è posto a Ponte Buriano dove l'impagabile Maria Carla ha allestito un buffet con frutta, pizza e dolci vari. Si prosegue spediti alla volta di Terontola Scalo dove nel bar del dopolavoro ferroviario, Elefant Café, si effettua la seconda timbratura. Il gentilissimo gestore, signor Danilo, come già in occasione dell'edizione passata, ha prolungato fino alle 3.30 l'orario di apertura del bar per consentire ai ciclisti di rifocillarsi con un té caldo e snack vari. Dopo l'immancabile sosta all'interno della stazione ferroviaria di fronte alla targa che ricorda le imprese di Gino Bartali durante la seconda Guerra Mondiale si riprende a pedalare alla volta del Lago Trasimeno. Le prime luci dell'alba accolgono i quattro ciclisti a Magione e poco dopo, a Torgiano, laddove i due percorsi si dividono, si effettua l'ultimo ristoro "spazzolando" le torte e le crostate di Maria Carla. Nessuno dei quattro
opta per il percorso di 300 km e, pertando, si riprende a pedalare
in gruppo verso Assisi. Gli ultimi chilometri sono oltremodo suggestivi con il Monte Subasio che si avvicina progressivamente emergendo dalla nebbiolina mattutina. L'arrivo nella piazza del Comune di Assisi, dopo dodici ore esatte dalla partenza, è in salita, e che salita! Ad accogliere i quattro e Maria Carla (che nel frattempo ha fatto incetta di cornetti caldi in una pasticceria locale) c'è Giuseppe Bagliani, organizzatore della Granfondo Terre di Assisi (disputata la settimana precedente) che in una sala del palazzo comunale ha allestito una mostra di bici d'epoca. Finita la colazione e ammirata la mostra si risale in sella per gli ultimi quattro chilometri in discesa fino a Santa Maria degli Angeli dove sono parcheggiate le automobili. Appuntamento al 2017 ma.....guai a chi guarda le previsioni del tempo! |